Riforma dei reati fallimentari: la relazione della Commissione



Con riferimento all’attesa riforma dei reati fallimentari, si segnala l’intervenuta pubblicazione, del testo della relazione elaborata dalla Commissione presieduta da Renato Brichetti (Presidente di Sezione della Corte di Cassazione).
La relazione è rinvenibile sul sito del Ministero della Giustizia al seguente link:
Non è possibile, in questa sede, ripercorrere l’elaborato se non in via generalissima nei suoi tratti salienti.
Il nuovo sistema repressivo vede al centro la bancarotta dell’imprenditore collettivo, con un sostanziale mantenimento della struttura originaria della relativa fattispecie, con la previsione di un’ipotesi alternativa destinata ad operare, sul versante oggettivo, allorquando ricorra l’estremo del pericolo concreto.
Le figure della cd bancarotta societaria impropria (art. 223 co. 2, numeri 1 e 2 l.fall.), sono state ridefinite e la bancarotta semplice è stata ridimensionata a tre soli comportamenti suscettibili di sanzione. Quanto alla bancarotta preferenziale, sono stati enunciati i presupposti ed i limiti dell’eventuale responsabilità in concorso del creditore favorito e al contempo è stata altresì ridisegnata la delimitazione dell’applicabilità delle incriminazioni sul modello dell’art. 217-bis l. fall.
Accanto ad alcune modificazioni che hanno interessato il delitto di bancarotta documentale, nel segno della razionalizzazione, è interessante sottolineare, a livello generale in tema di giustizia riparativa, la proposta di una fattispecie esimente legata alla riparazione integrale che intervenga prima della dichiarazione di liquidazione giudiziale e la previsione di un sistema di attenuanti a effetto speciale, previste nel caso in cui il risarcimento avvenga dopo la dichiarazione giudiziale d’insolvenza, ma prima dell’apertura del giudizio.
Degna di nota è altresì la rivisitazione della fattispecie dell’art. 236 l. fall., tesa a limitare l’estensione delle incriminazioni in tema di bancarotta alle situazioni nelle quali ricorra l’estremo dell’insolvenza, cui viene assegnata anche in tal caso centralità.
estremo sussista.
Va altresì annotato che la stessa Commissione ministeriale ha più recentemente pubblicato le modifiche al progetto di revisione delle disposizioni penali del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza e della Legge fallimentare, rese necessarie in considerazione dell’entrata in vigore del d.lgs. 17 giugno 2022, n. 83, recante modifiche al CCI in attuazione della direttiva UE 2019/1023.
Le proposte riguardano essenzialmente gli artt. 341, 342, 345, 320 e 321CCI.